7 marzo 2011

Allarme per il latte scaduto riciclato



Sta dilagando un appello via mail che mette in guardia contro il latte che, una volta scaduto, verrebbe ribollito e riciclato fino a cinque volte in maniera legale: il numero di riciclaggi verrebbe indicato da un numero sulla confezione. Afferma infatti l'appello, che viaggia talvolta sotto forma di immagine accompagnata da questo messaggio:

Per chi beve latte
(pubblicata da Roberta Lusco il giorno giovedì 30 settembre 2010 alle ore 14.36)
Il latte ha una scadenza.
Il latte scaduto non venduto viene mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può effettuare di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato.
Questo processo PER LEGGE può essere effettuato fino a 5 VOLTE.
Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato effettuato il processo, e in effetti lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte? Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini.
Ci sono dei numeri 12345. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte.
ES. 12 45 manca il "tre": scaduto e ribollito 3 volte.
Ma non finisce qui, perché in uno scatolo da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri.
Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento. In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando di fatto il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze siamo noi che di fatto beviamo acqua sporca.


LA NOTIZIA E' ASSOLUTAMENTE FALSA.  Lo spiegava già  all'epoca la Tetra Pak Italiana. Anche ilCodacons ha smentito l'allarme, chiarendo oltretutto che "la pastorizzazione del latte scaduto è un atto illecito e nessun produttore di latte è autorizzato a tale pratica". Quindi non è vero che è ammessa "per legge" come sostiene l'appello. 


(le parole scritte in rosso sono dei link)

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